giovedì 1 ottobre 2009

Le rappresentazioni cartografiche

L'Italia come gli altri paesi non sono stati rappresentati sempre nello stesso modo, l'evolversi della tecnologia e degli strumenti di misurazione hanno permesso rappresentazioni sempre più accurate.






Anche la rappresntazione della terra su di una superficie piana ha dato non pochi problemi ai cartografi.
L’unica rappresentazione fedele della superficie terrestre è il mappamondo, per rappresentarla su di una superficie piana bisogna fare delle proiezioni. La più famosa e utilizzata risale, con poche modifiche successive, al 1569 e all’inventiva del cartografo fiammingo Gerard Kremer, il cui nome latino (Mercatore), passerà alla storia per la “Proiezione Mercatore”.
I una mappa le deformazioni sono inevitabili, ma in ogni proiezione, l’ideatore sceglie cosa deformare. Nella rappresentazione di Mercatore, tutt’ora la più utilizzata, l’Europa si trova nel centro ottico della mappa e l’equatore è spostato in basso, tanto che 2/3 della carta sono occupati dall’emisfero boreale… il tutto è espressione di una mentalità eurocentrica e coloniale di cui non possiamo stupirci nel XVI secolo (1550) !

La proiezione elaborata nel 1973 dallo storico tedesco Arno Peters, consente una riproduzione esatta delle aree effettivamente occupate dalle masse continentali. Con l'intento di educare le persone alla mondialità, Peters affermò che non bisognava più "guardare il mondo con gli occhi del nostro paese, ma guardare il nostro paese con gli occhi del mondo".